Lunga vacanza

Il sindaco può tornare in città

Non che sia drammatica l’assenza del sindaco Marino dalla Capitale. Che stia in vacanza ai Caraibi, o in Campidoglio, al lavoro o a passeggio, cambia poco o niente. Roma è una città nel marasma lo stesso. L’unica cosa che suscita perplessità sono le parole con cui il sindaco si è congedato dai media, quell’intervista al Corriere della Sera dove annunciava che per l’11 settembre la città sarebbe stata sottoposta ad attentati, o che per lo meno questo gli era stato detto da dei suoi colleghi americani e che non aveva i mezzi per impedirlo. Forse il sindaco non si rendeva conto di cosa stesse dicendo, altrimenti non avrebbe avuto il cuor leggero per partirsene e sarebbe al suo posto a fronteggiare come è possibile la minaccia. Purtroppo anche se l’11 settembre la Capitale non corresse nessuna minaccia, il vuoto di sicurezza è enorme, soprattutto dopo che chi dovrebbe essere chiamato a dare garanzie il prefetto Gabrielli, è solo in grado di ammettere la sua impotenza. L’America è piena di ultraleggeri, ma Bin Laden per compiere il suo attentato ha dovuto dirottare tre aerei di linea, perché più facili da scagliare contro le Torri Gemelle ed il Pentagono. Stando al prefetto invece da noi basta salire su un ultraleggero per scatenare il panico. Un invito a nozze per qualunque terrorista si alzasse con la luna storta. Davvero abbiamo ragione di credere che l’Isis non intenda rivangare l’11 settembre perché è molto lontana da al Qaeda e si pone obiettivi profondamente diversi. Il Califfo impegnato com’è in Siria, in Iraq e soprattutto ostacolato dall’Egitto, può giusto minacciare il mondo occidentale ma deve concentrare i suoi sforzi. Diversa questione che il giovane Bin Laden inviti i fedeli a colpire i paesi occidentali per ricordare il padre. Il figlio di Osama non ha l’autorevolezza del padre e soprattutto non esercita il suo fascino agli occhi dei fedeli. In ogni caso città come New York, Parigi, Londra, per ragioni storiche sarebbero più facilmente appetibili ai terroristi che Roma, anche perché la Chiesa sostiene le piccole economie in tanti paesi arabi. Per cui Marino può anche tornare in città, non ci dovrebbe essere pericolo. Il che non giustifica il suo comportamento comunque e non lo aiuta certo a risalire le simpatie di un’opinione pubblica che oramai ha capito di che pasta è fatto.

Roma, 28 agosto 2015